STAGIONE SINFONICA 2022

RESPIGHI | STRAUSS | ČAJKOVSKIJ

Riccardo Frizza, direttore

Vanessa Goikoetxea, soprano

Orchestra del TCBO

Grazie al progetto “Note a margine” tutti i concerti della Stagione Sinfonica2022, saranno introdotti da una guida all’ascolto a cura della Direzione artistica del Teatro Comunale di Bologna. 

Le introduzioni si svolgeranno 30 minuti prima dell’inizio del concerto, presso il foyer/zona bar dell’Auditorium Manzoni.

Venerdì 23 dicembre | H 20.30

Auditorium Manzoni

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Vanessa Goikoetxea

PROGRAMMA

Ottorino Respighi

Trittico Botticelliano

Il «Trittico Botticelliano», composto nel 1927 ed eseguito in prima assoluta alla Konzerthaus di Vienna, si allontana dal concetto dei grandi poemi sinfonici di Respighi per le dimensioni molto più ridotte dell’organico utilizzato, che consente la composizione di una tavolozza di colori musicali che meglio assecondino la delicatezza della pittura di Botticelli.

La caratteristica onomatopeica di molti gesti sonori (questa sì presente nei poemi sinfonici) è nel solco della musica a programma di vivaldiana memoria.
Nel primo brano, “Allegoria della Primavera” trilli e tremoli evocano gli zeffiri primaverili e il gorgoglio delle sorgenti, mentre melodie e ritmi di danze antiche aiutano a visualizzare il sorriso estatico della «Primavera» e le figure danzanti delle tre Grazie.
Nel secondo, ispirato all’”Adorazione dei Magi”, un’antica cantilena popolare contribuisce a creare l’atmosfera chiaramente pastorale, mentre nel terzo, “La nascita di Venere”, un movimento ondeggiante evoca “la visione del mare che rabbrividisce al soffio degli zeffiri. Da questo sfondo emerge un ampio motivo costruito sulle antiche scale greche, come a rendere la suggestione pagana del soggetto».

Richard Strauss

Vier letzte Lieder (Quattro ultimi Lieder) op. 150

Anno di composizione: 1948
Prima esecuzione: 22 maggio 1950, Londra
Movimenti: 

  1. Frühling (Primavera) – allegretto, composto per secondo
  2. September (Settembre) – andante
  3. Beim Schlafengehen (Andando a dormire) – andante
  4. Im Abendrot (Al tramonto) – andante

Dopo quel tremendo terremoto che ha rappresentato per l’intera umanità la Seconda guerra Mondiale, Strauss lavora ad alcuni brani che rivisitano una classicità serena ed elegante, graziosa e trasparente (la Sonatina per 16 fiati, il Concerto per oboe, il Duetto-Concertino per clarinetto e fagotto con archi e arpa). Ma non dimentica una vena lirica seria e profonda, quasi una meditazione ed accettazione della tragedia storica appena vissuta, a cui attinge quando nel 1946 rilegge, dopo decenni, la poesia Im Abendrot (Al tramonto) del poeta romantico Joseph von Eichendorff (1788-1857) ed inizia a lavorare a questi quattro lieder meravigliosi, in cui quasi racconta il tramonto della propria vicenda terrena. I brani verranno raggruppati in un ciclo da Ernest Roth, funzionario della casa editrice Boosey and Hawks, il quale ne fissò anche l’ordine (non cronologico rispetto alla composizione) ed il titolo, consegnando ai posteri un corpus organico di brani che resteranno tra i grandi capolavori del ‘900.

Pëtr Il'ič Čajkovskij

Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64

Anno di composizione: 1888
Prima esecuzione: 17 novembre 1888
Movimenti: 

  1. Andante – Allegro con anima
  2. Andante cantabile con alcuna licenza
  3. Valse. Allegro moderato
  4. Finale. Andante maestoso-Allegro vivace-Molto Meno Mosso

Undici anni dopo la Quarta, Čajkovskij torna a scrivere una Sinfonia. Lo fa in breve tempo, appena tre mesi, dichiarando in una lettera di voler dimostrare anche a sé stesso di non aver perso l’ispirazione. Tuttavia, il risultato fu contrastato e il compositore continuò a tormentarsi sul valore di quello che, tuttavia, resta uno dei suoi capolavori. Il tema del destino vi incombe ripresentandosi ciclicamente attraverso i quattro movimenti, pervasi da profondo turbamento anche quando il clima di rassegnazione sembra ribaltarsi in un finale trionfante. Una contraddizione, forse, ma anche una reazione al doloroso lirismo del secondo movimento e, soprattutto, all’inquietudine del valzer, inafferrabile emblema di desideri e rifiuti.

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.

Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, MacbethManon LescautRigolettoLa cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.

L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.

Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.

Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.