PIETRO MASCAGNI
Cavalleria Rusticana
L’opera più famosa di Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana, è tratta dalla novella omonima di Giovanni Verga e venne presto considerata manifesto del “verismo” in musica. La prima rappresentazione avvenne a Roma nel 1890 e ottenne immediato successo portando il giovane Mascagni alla fama. Il libretto fu scritto da Giovanni Targioni-Tozzetti e da Guido Menasci in tutta fretta per consentire al compositore di presentare la sua opera al concorso, di cui poi risultò vincitore, indetto dall’editore musicale milanese Sonzogno.
L’episodio si svolge in un piccolo paese della Sicilia il giorno di Pasqua. Turiddu torna dal servizio militare e scopre che Lola, la ragazza di cui era innamorato, è andata sposa ad Alfio, il carrettiere. Per consolarsi, il giovane seduce Santuzza, ma poi la trascura e respinge. Questa, capisce che Turiddu è innamorato ancora di Lola e, ingelosita, confessa ad Alfio che sua moglie non gli è fedele. I due uomini si sfideranno, infine, in un mortale duello che vedrà sconfitto Turiddu.
Produzione TCBO
ruggero leoncavallo
Pagliacci
Questo dramma lirico di Ruggero Leoncavallo, si ispira a un fatto di cronaca nera realmente accaduto in un piccolo borgo della Basilicata alla fine dell’Ottocento. Si tratta di una storia di gelosia amorosa, all’interno di una compagnia teatrale, che termina con l’uccisione dei due amanti, Nedda e Silvio, da parte del marito di lei, Canio. La prima rappresentazione di Pagliacci avvenne nel 1892 a Milano e fu diretta dal giovane, e allora poco noto, Arturo Toscanini. L’opera portò subito al successo Leoncavallo, il quale però non ebbe altrettanta fortuna con le successive produzioni.
Per via della loro breve durata e del medesimo periodo storico che sintetizzano, Pagliacci e Cavalleria Rusticana sono stati fin dall’inizio accostati e rappresentati insieme.
Nuova Produzione del Teatro Comunale di Bologna con
Grand Théâtre de Genève
15 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 Dicembre 2019
DOM | 15 | DIC | Turno Prima | H: 20.00
MAR | 17 | DIC | Turno C | H: 18.00
MER | 18 | DIC | Turno A | H: 20.00
GIO | 19| DIC | Turno P | H: 18.00
VEN | 20 | DIC | Turno B | H: 20.00
SAB | 21 | DIC | FUORI ABBONAMENTO | H: 20.00
DOM | 22 | DIC | Turno D | H: 15.30
Cavalleria Rusticana
DIRETTORE
REGIA
CAST
SANTUZZA
15 | 18 | 20 | 22
SANTUZZA
17 | 19 | 21
TURIDDU
15 | 18 | 20 | 22
TURIDDU
17 | 19 | 21
ALFIO
15 | 18 | 20 | 22
ALFIO
17 | 19 | 21
LOLA
LUCIA
AUTORE
Pietro Antonio Stefano Mascagni (Livorno, 7 dicembre 1863 – Roma, 2 agosto 1945) è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano.
Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, occupando un posto di rilievo nel panorama musicale dell’epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, Cavalleria rusticana. In seguito Mascagni compose altre 15 opere che gli valsero una popolarità mondiale, insieme a pochi altri compositori. Tuttavia solo alcune di esse sono entrate stabilmente in repertorio, come ad esempio l’Iris, che toccò la ragguardevole cifra di 800 produzioni.
SCENE
CARMINE MARINGOLA
COSTUMI
VANESSA SANNINO
LUCI
CRISTIAN ZUCARO
COREOGRAFIA
MANUELA LO SICCO
ASSISTENTE ALLA REGIA
GIANNI MARRAS
MAESTRO DEL CORO
ALBERTO MALAZZI
In collaborazione con la Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone
Pagliacci
DIRETTORE
REGIA
CAST
NEDDA | COLOMBINA
15 | 18 | 20 | 22
NEDDA | COLOMBINA
17 | 19 | 21
CANIO | IL PAGLIACCIO
15 | 18 | 20 | 22
CANIO | IL PAGLIACCIO
17 | 19 | 21
TONIO | TADDEO
15 | 18 | 20 | 22
TONIO | TADDEO
17 | 19 | 21
BEPPE | ARLECCHINO
15 | 18 | 20 | 22
BEPPE | ARLECCHINO
17 | 19 | 21
SILVIO
15 | 18 | 20 | 22
SILVIO
17 | 19 | 21
AUTORE
Ruggero Leoncavallo (Napoli, 23 aprile 1857 – Montecatini Terme, 9 agosto 1919) è stato un compositore italiano, autore di opere liriche e operette.
Ruggero Leoncavallo fu uno degli esponenti più importanti del melodramma verista: ebbe, soprattutto nei Pagliacci, forte senso drammatico e generosa ispirazione melodica, di immediata efficacia; tuttavia, pur avendo basi culturali più solide di altri veristi (era infatti laureato in lettere, cosa che gli permise di scrivere da sé i libretti di alcune sue opere), rimase confinato nella problematica della “giovane scuola” italiana, tra influssi di Bizet, di Verdi e lontani echi di Wagner. Tentò di svincolarsi dal verismo, ad esempio nella Bohème (1897), dalla vena comico-sentimentale, negli Zingari (1912), di gusto esotico, in Goffredo Mameli (1916) e in Edipo re (1920), ma non fu più in grado di ritrovare quella concisione, quel vigore espressivo e quella vena melodica impetuosa ed incisiva che caratterizzano il suo capolavoro, Pagliacci, quintessenza del verismo musicale (ne è esempio il celebre Prologo)
SCENE
MARIA SPAZZI
COSTUMI
CARLA TETI
LUCI
CLAUDIO DE PACE
MAESTRO DEL CORO
ALBERTO MALAZZI
MAESTRO CVB
ALHAMBRA SUPERCHI